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Conosciuto sia in oriente sia in occidente, le sue reliquie sono custodite nel capoluogo delle Puglie. Vescovo a Mira, (Asia Minore) nella prima metà dei IV sec., è commemorato due volte nel Martirologio Romano: il 6 Dicembre, giorno della sua morte in un anno compreso fra il 345 ed il 352, e il 9 Maggio, giorno della traslazione delle sue reliquie a Bari. Patrono universale, invocato da marinai e artigiani, soccorritore di tutti, protettore dell'infanzia, patrono di diverse città italiane (Bari, Venezia, Merano, Ancona, Sassari), di molte straniere e di intere nazioni (come la Russia e la Grecia), S. Nicola è oggi generalmente rappresentato come un vecchio munifico con la lunga barba bianca, che porta regali ai bimbi nella notte di Natale. S. Nicola vive ed opera in Oriente, essendo nato a Patara, in Licia (attuale Asia Minore) intorno al 270,figlio unico di genitori ricchi spiritualmente ed economicamente. Le notizie sulla sua vita sono poi scarse e cariche di elementi leggendari. Tra questi l'episodio (ricordato anche da Dante, in Purg., XX, 31-33) sul suo gesto munifico nei confronti di tre sorelle destinate a percorrere la strada dei disonore a causa della loro squallida condizione economica, salvate da Nicola con tre borse piene d'oro. Come vescovo si distingue per zelo pastorale e per doti di eccezionale bontà, oltre che per una lunga serie di miracoli, compiuti da vivo, che lo accreditano subito come santo nei confronti dell'intera cristianità dalla fine del III alla prima metà del IV sec. (salva alcuni marinai da un sicuro naufragio, calma una furiosa tempesta, preserva il proprio paese da una carestia di grandi proporzioni, risuscita tre giovani chierici assassinati da un albergatore che li aveva derubati, riesce a rendere la libertà a tre ufficiali ingiustamente condannati a morte dall'imperatore Costantino). Sepolto nella chiesa di Mira, i suoi resti mortali vi rimangono esposti alla venerazione generale fino alla primavera dei 1087, quando vengono trafugati e portati via mare a Bari, città di cui S. Nicola diventa subito patrono, al posto di S. Sabino, e dove viene ben presto eretta una grande e ricca basilica, tutt'oggi meta di pellegrinaggi ed occasione di culto e folklore cittadino. Nell'arte occidentale l'immagine dei vecchio vescovo, recante mitra e pastorale latina, è affiancata con sempre maggiore frequenza dagli attributi delle tre borse d'oro (o palle o monete), dai tre giovinetti risorgenti dai tini.

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